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tipologia azione: Formazione/informazione

Data inizio: Novembre 2019 

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Università/Istituti ricerca

Attività di ricerca e Dottorati di ricerca sui temi dello sviluppo sostenibile

Numerose sono le attività e i progetti di ricerca promosse dall'Università di Brescia sui temi dello sviluppo sostenibile che vedono il coinvolgimento di ricercatori afferenti agli otto Dipartimenti attivi nell'Ateneo nelle aree di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria e Medicina. Le aree tematiche di interesse sono molteplici e riguardano i temi della gestione sostenibile delle risorse naturali, dei sistemi urbani ed agricoli, dei sistemi produttivi, dell'ambiente in relazione anche alla qualità della vita e la salute delle persone e dell'ecosistema. Per una descrizione delle linee di ricerca e delle attività di ricerca dei singoli Dipartimenti si rimanda alla pagina https://www.unibs.it/ricerca/aree-e-linee-di-ricerca L'azione che viene qui presentata riguarda nello specifico le attività di ricerca sviluppate nell'ambito dei Dottorati di Ricerca, nell'ambito dell'accordo quadro tra Regione Lombardia, Enea e le Università Lombarde, con il fine di promuovere la valorizzazione del capitale umano con ricadute dirette sul sistema della ricerca, dell’innovazione e sul territorio. In generale si rimanda alle pagine di presentazione dei Dottorati di Ricerca attivi nell'Ateneo: https://www.unibs.it/didattica/dottorato-di-ricerca. Le seguenti attività di ricerca sono state attivate (XXXV ciclo, dall'AA 2019/2020) con coinvolgimento del laboratorio sulla Sostenibilità, coordinato da Enea, con sede presso l'Università di Brescia. Tema 1 - Tecnologie e relazioni di filiera per un nuovo ecosistema industriale: applicazione della simbiosi industriale nel settore dei metalli (Dottorato di Ingegneria meccanica industriale) Analisi del settore produttivo dei metalli del territorio di Brescia e individuazione di percorsi di simbiosi industriale nell’ambito dell’ecosistema industriale del tessuto produttivo bresciano tramite l’utilizzo della Piattaforma ENEA Symbiosis. Analisi del contesto normativo-regolatorio e proposte di implementazione di un sistema di condivisione di risorse tra le industrie. Analisi dei benefici ambientali, sociali ed economici. Tema 2 - Agricoltura “smart" per la sostenibilità del sistema agro-alimentare (Dottorato di Ingegneria meccanica industriale) Applicazione di tecnologie digitali per l’efficientamento del ciclo di produzione agroalimentare lungo tutta la filiera, fino al consumatore, anche in rapporto a processi di economia circolare realizzati attraverso la collaborazione con filiere diverse (ad es. con collaborazioni B2B per la condivisione e la valorizzazione degli scarti secondo l’approccio di simbiosi industriale, ma anche C2B o C2C con modelli e strumenti di condivisione e valorizzazione degli scarti alimentari). Implementazione delle tecnologie digitali a diversi modelli organizzativi, anche combinati, tra cui ad es. le reti di impresa, le aree industriali, nonché le APEA ed i parchi eco-industriali, i distretti industriali, tenendo conto anche degli aspetti regolatori e di mercato. Una o più applicazioni pilota saranno implementate durante il dottorato. Tema 3 - Sostenibilità e uso efficiente delle risorse nell'ottica di economia circolare per il settore agro-industriale lombardo (Ingegneria civile, ambientale, della cooperazione internazionale e di matematica) Studio della filiera agroindustriale lombarda in merito a tutte le fasi del ciclo di vita (produzione, lavorazione, distribuzione, consumo, e di matematica gestione e valorizzazione scarti/rifiuti). Attività sperimentali per la valorizzazione degli scarti finalizzati alla massimizzazione recupero di energia e materia. Valutazione delle prestazioni ambientali, elaborazione e sperimentazione di indicatori per la circolarità. Tema 4 - Valorizzazione dei rifiuti industriali (scorie di fonderia e acciaieria) come nuovi materiali per l'edilizia (Ingegneria civile, ambientale, della cooperazione internazionale e di matematica) Studio dello stato dell’arte su caratteristiche scorie di acciaieria e attuale destinazione, con focus in Lombardia, e analisi casi studio a livello nazionale ed internazionale. Individuazione di filiere per la produzione di aggregati industriali utilizzando le scorie e relativa sperimentazione in scala laboratorio. Valutazione requisiti tecnici ambientali degli aggregati recuperati per le diverse destinazioni d’uso e analisi dei costi-benefici. Vi è inoltre la seguente borsa di dottorato che è stata attivata nell'ambito delle attività del Laboratorio “Tecnologie per le Smart Cities e digitalizzazione” situato presso il Parco tecnologico KMRosso a Bergamo. Tema 5 - Piattaforme ICT per le Smart Cities (Dottorato in Ingegneria dell'informazione) L’attività di dottorato, oltre ad una fase di formazione sulle principali tecnologie delle Smart Cities, svilupperà ed estenderà i temi della sicurezza per le piattaforme per le Smart Cities, anche proponendo protocolli di comunicazione dati e soluzioni di monitoraggio e gestione sicure, verificandone le prestazioni, la robustezza e la sicurezza da attacchi, individuando e sperimentando adeguati Key Performance Indicators. Le attività di ricerca inoltre si focalizzeranno su tutti gli aspetti di interoperabilità delle Smart City Platform (SCP) attraverso lo studio di linee guida e standard. Il risultato delle attività sarà un prototipo che estende l’attuale architettura SCP corredata di valutazione degli opportuni stress test. Le attività saranno sviluppate in stretta collaborazione con gli altri dottorati poiché gli aspetti trattati sono trasversali.

L'Università di Brescia si impegna a supportare l'azione garanendo l’assistenza tecnico-scientifica ai dottorandi (tutor Università) e il coordinamento con i Tutor ENEA. Si impegna inoltre a garantire momenti di raccordo del dottorando con le direzioni generali regionali competenti al fine di aggiornare i risultati delle ricerche per contribuire alla costruzione e affinamento delle politiche regionali di settore con particolare riferimento alle tematiche di carattere ambientale e della ricerca. Si impegna inoltre a fornire gli elementi di conoscenza utili alla diffusione e comunicazione dell’iniziativa attraverso la piattaforma Open Innovation.

Sabrina Sorlini

AGENDA 2030

6.3 Entro il 2030, migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzare la percentuale di acque reflue non trattate e aumentare sostanzialmente il riciclaggio e il riutilizzo sicuro a livello globale


7.a Entro il 2030, rafforzare la cooperazione internazionale per facilitare l'accesso alla tecnologia e alla ricerca di energia pulita, comprese le energie rinnovabili, all'efficienza energetica e alla tecnologia avanzata e alla più pulita tecnologia derivante dai combustibili fossili, e promuovere gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e nelle tecnologie per l’energia pulita


9.4 Entro il 2030, aggiornare le infrastrutture e ammodernare le industrie per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell'ambiente e dei processi industriali, in modo che tutti i paesi intraprendano azioni in accordo con le loro rispettive capacità


11.6 Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti


12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali
12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto
12.4 Entro il 2020, ottenere la gestione ecocompatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti in tutto il loro ciclo di vita, in accordo con i quadri internazionali concordati, e ridurre significativamente il loro rilascio in aria, acqua e suolo, al fine di minimizzare i loro effetti negativi sulla salute umana e l'ambiente
12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo


13.1 Rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali in tutti i paesi
13.2 Integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici


STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

PERSONE

III.1 Diminuire l’esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico
III.2 Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

PIANETA

II.3 Minimizzare i carichi inquinanti nei suoli, nei corpi idrici e nelle falde acquifere, tenendo in considerazione i livelli di buono stato ecologico dei sistemi naturali
II.4 Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli di pianificazione
II.6 Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera

III.1 Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori
III.2 Assicurare elevate prestazioni ambientali di edifici, infrastrutture e spazi aperti

PROSPERITÀ

III.5 Abbattere la produzione di rifiuti e promuovere il mercato delle materie prime seconde
III.7 Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l’intera filiera

PARTNERSHIP

V.6 Rafforzare l’impegno nello sviluppo delle filiere produttive in settori chiave, richiamando il particolare modello italiano di sviluppo – PMI e distretti locali – e puntando all’incremento della produttività e della produzione, al miglioramento della qualità e alla valorizzazione della tipicità del prodotto, alla diffusione di buone pratiche colturali e alla conservazione delle aree di produzione, alla promozione del commercio equo-solidale, al trasferimento di tecnologia, allo sviluppo dell’agroindustria e dell’export dei prodotti, attraverso qualificati interventi di assistenza tecnica, formazione e capacity building istituzionale

VI.4 Favorire trasferimenti di tecnologia, anche coinvolgendo gli attori profit, in settori come quello energetico, dei trasporti, industriale o della gestione urbana

VETTORI DI SOSTENIBILITÀ

I.1 Migliorare la conoscenza sugli ecosistemi naturali e sui servizi ecosistemici
I.2 Migliorare la conoscenza su stato qualitativo e quantitativo e uso delle risorse naturali, culturali e dei paesaggi
I.4 Sviluppare un sistema integrato delle conoscenze per formulare e valutare le politiche di sviluppo
I.5 Garantire la disponibilità, l'accesso e la messa in rete dei dati e delle informazioni

TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO

Interno:

Le persone coinvolte nell'azione sono priorotariamente i dottorandi beneficiari delle 5 borse di dottorato precedentemente presentate. Le ricerche vedono anche il diretto coinvolgimento dei docenti e ricercatori coinvolti in tali ricerche in qualità di supervisori. Indirettamente vi è anche il coinvolgimento dei docenti afferenti al collegio docenti dei Dottorati di ricerca interessati. Si può stimare che il coinvolgimento diretto di persone interne sia indicativamente di 10-15 persone. Le modalità di organizzazione di ogni tema di ricerca sono definite in base alle regole dei Dottorati di ricerca e alle modalità operative definite all'interno di ogni Dottorato dal supervisore della ricerca, venetualmente in condivisione con il collegio docenti.

DESTINATARI

L'azione è rivolta nello specifico ai nuovi neolaureati beneficiari delle borse di Dottorato. L'attività di ricerca dei dottorandi porterà a generare nuove conoscenze che verranno condivise tra i dottorandi e i ricercatori coinvolti (10-15 persone), verranno divulgate alla comunità scientifica attraverso pubblicazioni scientifiche e partecipazione a conferenze nazionali/internazionali. Ogni progetto di dottorato prevede anche una attività di comunicazione rivolta al territorio, orientata in particolare a categorie di soggetti target beneficiari della ricerca (aziende, associazioni di categoria, enti pubblici quali comune/provincia/regione) nonchè alla società civile in generale.

Investimento
risorse interne

-

Investimento
risorse esterne

242.295,9 euro

RISULTATI E MONITORAGGIO

I risultati attesi riguardano.

a) Nuove conoscenze acquisite sui seguenti temi di ricerca:

  • “Valorizzazione dei rifiuti industriali (con scorie di fonderia e acciaieria) come nuovi materiali per l'edilizia”
  • “Sostenibilità e uso efficiente delle risorse nell’ottica di economia circolare per il settore agro-industriale lombardo”
  • “Tecnologie e relazioni di filiera per un nuovo ecosistema industriale: applicazione della simbiosi industriale nel settore dei metalli”
  • “Agricoltura smart per la sostenibilità del sistema agro-alimentare”
  • “Piattaforme ICT per le Smart Cities”

b) Pubblicazioni scientifiche sui temi sopra indicati.

c) Partecipazione a conferenze nazionali/internazionali per la presentazione dei risultati.

d) Eventuali iniziative pubbliche per la divulgazione dei risultati.

COMUNICAZIONE

A conclusione delle attività previste dall'accordo tra Regione Lombardia, Enea e le Università Lombarde, le parti procedono a divulgare gli esiti di quanto realizzato. Nello specifico, Regione Lombardia darà diffusione e pubblicizzazione delle attività realizzate tramite il proprio sito istituzionale ww.regione.lombardia.it e tramite la piattaforma Open Innovation www.openinnovation. regione.lombardia.it; Enea darà diffusione e pubblicizzazione delle attività realizzate tramite il proprio sito web www.enea.it e su altri mezzi di comunicazione indicando che le iniziative sono realizzate con il cofinanziamento delle Parti. Le Università procederanno alla divulgazione con i canali propri utilizzati per le attività di Ricerca e nella pagina dei Dottorati di ricerca.